Il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha aperto alla possibilità di introdurre un credito d’imposta per le Pmi che sostengono costi di certificazione del tax control framework per aderire alla cooperative compliance.
Questa misura, da valutare in legge di bilancio, favorirebbe anche le imprese sotto soglia dimensionale. Durante l’evento “Patti chiari” a Roma, organizzato da Confindustria, Mef e Agenzia delle Entrate, si è discusso del valore strategico dell’adempimento collaborativo per attrarre investimenti e migliorare la governance fiscale. Confindustria ha ribadito il proprio impegno nella diffusione della cultura della compliance.
Unindustria ha sottolineato il cambio di paradigma per le imprese, ora protagoniste del sistema fiscale. L’Agenzia delle Entrate sta rafforzando l’organico e lavorando ai provvedimenti operativi. Si stima che nel Lazio oltre mille imprese potranno accedere al regime entro il 2028. Centrale sarà anche la formazione dei certificatori, in fase di definizione. Importanti testimonianze aziendali hanno confermato i benefici del nuovo approccio collaborativo.
Fonte Il Sole 24 Ore
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