“Alcuni temi oggi in discussione sono estremamente delicati. Se gestiti con rigidità, rischiano di danneggiare proprio quei territori e quelle imprese già penalizzati dalla mancanza di programmazione industriale e da una cronica assenza di investimenti”
In un momento storico caratterizzato da forte incertezza economica e da profonde trasformazioni nel mercato del lavoro, il presidente di Confapi Taranto Fabio Greco lancia un appello alle istituzioni, ai sindacati e alle associazioni di categoria: è il tempo della responsabilità condivisa e del dialogo costruttivo.
“Non servono referendum né scontri ideologici ma un tavolo di confronto serio tra le parti sociali. – afferma Confapi Taranto – Alcuni temi oggi in discussione, come le nuove norme sui licenziamenti o i contratti a termine, sono estremamente delicati. Se gestiti con rigidità, rischiano di danneggiare proprio quei territori e quelle imprese già penalizzati dalla mancanza di programmazione industriale e da una cronica assenza di investimenti.”
Le micro, piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore produttivo del territorio ionico, necessitano di strumenti flessibili e coerenti con la realtà economica attuale. “Imporre obblighi come la causale per i contratti a termine – spiega Greco – significa aggravare la burocrazia per le imprese, aumentare il rischio di contenzioso e creare ulteriori ostacoli in un momento già complesso.”
La posizione di Confapi è chiara: non si nega il valore della dignità del lavoro, né la necessità di contrastare la precarietà. Ma ciò deve avvenire attraverso il dialogo e non lo scontro. “I lavoratori sono parte integrante delle nostre imprese – sottolinea l’associazione – e le loro competenze sono fondamentali per la crescita. È impensabile tracciare una linea di divisione tra imprenditori e lavoratori: occorre invece costruire un’alleanza, fondata sul rispetto delle regole e sulla legalità.”
Confapi Taranto si dice disponibile da subito a partecipare a un tavolo di confronto permanente tra istituzioni, imprese e parti sociali, per individuare soluzioni concrete che tengano insieme competitività, tutela del lavoro e sviluppo del territorio. “Uniti si può cambiare – conclude Fabio Greco – ma solo se si sceglie la strada del confronto leale e della corresponsabilità”.
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