Le trasformazioni avvenute nel mondo del lavoro ad opera di Governi,industriali, sindacati troppo spesso concertativi, sono sotto gli occhi di tutti.
I referendum sono una occasione per cancellare parte dei danni fatti ; i risultati li vediamo sul nostro territorio dove dopo aver liberato le aziende da vincoli ,definiti troppo stretti,c’è soltanto paura e ricatti .
Il precariato a dir poco esteso costringe famiglie a sacrifici ancora maggiori .
Tutto questo all’indomani delle votazioni al Senato del decreto sulla sicurezza che fa diventare reati comportanti di protesta usuali nella classe operaia.
Ci vogliono con le leggi sul lavoro buoni e con quelli sulla sicurezza zitti.
Insieme a livello generale ad una economia di guerra dove si dichiara di voler riconvertire le fabbriche da chiudere per la crisi a produzioni di cannoni e carri armati.La spinta alla guerra mondiale c’è.
Questa è la logica del Governo Meloni che dichiara di voler aumentare al 3,5% del Pil le spese militari;queste misure hanno costi come una doppia manovra economica del governo.
Adesso passiamo ai quesiti referendari:
1° QUESITO: chiede l’abrogazione della disciplina sul licenziamento introdotta dal Jobs Act, per dire basta ai licenziamenti illegittimi, privi di giusta causa o giustificato motivo
2° QUESITO: chiede la cancellazione del tetto massimo di 6 mesi dell’indennità per i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese, permettendo al Giudice, e non al padrone, di stabilire il giusto risarcimento spettante al lavoratore
3° QUESITO: chiede l’eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine, per ridurre la vergognosa piaga del precariato e rendere il lavoro più stabile
4° QUESITO: interviene in materia di salute e sicurezza sul lavoro al fine di chiedere la modifica delle norme attuali, che impediscono, in caso di infortunio negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante
5° QUESITO: chiede di dimezzare da 10 a 5 anni il tempo di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana
Per il Cobas Roberto Aprile
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