L’Istituto, con proprio messaggio, ha ricordato che il D.Lgs. 62/2024 ha introdotto una riforma significativa nelle modalità di avvio del procedimento per l’accertamento della condizione di disabilità.
La principale novità riguarda la semplificazione burocratica: attualmente è sufficiente inviare telematicamente il certificato medico introduttivo per attivare automaticamente il procedimento.
L’invio telematico all’INPS del nuovo certificato medico introduttivo, pertanto, attiva direttamente il procedimento, senza la necessità di associare a esso la domanda di accertamento sanitario.
Soggetti legittimati
Il procedimento può essere avviato dai seguenti soggetti:
- l’interessato;
- i genitori (nel caso di minori);
- il tutore o l’amministratore di sostegno (se dotato dei necessari poteri).
Riconoscimento provvisorio delle prestazioni per i minori e maggiorenni
Per garantire continuità nelle prestazioni ai giovani che compiono la maggiore età, la riforma si coordina con le disposizioni del DL 90/2014.
I minori già titolari di indennità di frequenza possono ottenere il riconoscimento provvisorio delle prestazioni per maggiorenni invalidi, a condizione che presentino la domanda amministrativa entro 6 mesi prima del compimento dei 18 anni.
Nelle province sperimentali, questa domanda corrisponde all’invio del nuovo certificato medico introduttivo previsto dall’art. 8 c. 1 D.Lgs. 62/2024.
Per evitare interruzioni nelle prestazioni economiche, con il Messaggio in oggetto l’Istituto informa che si impegna a calendarizzare la valutazione di base entro 30 giorni dal raggiungimento della maggiore età e a prevenire pagamenti indebiti attraverso verifiche tempestive dei requisiti sanitari.
La misura, dunque, è attualmente in fase di sperimentazione in alcune province, prima dell’estensione su tutto il territorio nazionale.
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