Donald Trump firma l’ordine esecutivo che raddoppia i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, portandoli dal 25 per cento al 50 per cento. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un briefing con la stampa. Quanto alla possibilità che il presidente possa successivamente abbassare le tariffe, la funzionaria ha risposto che Trump intende “mantenere la promessa” fatta nei giorni scorsi in Pennsylvania, nel comizio davanti ai lavoratori della US Steel.
I principali colossi europei dell’acciaio hanno visto i loro prezzi azionari vacillare nel pomeriggio di martedì, mentre gli investitori continuano a soppesare l’impatto del piano di Trump su acciaio e alluminio.
L’annuncio ha inasprito le tensioni commerciali e attirato notevoli critiche da parte dei partner commerciali mondiali. Trump, nel frattempo, sostiene che la mossa renderà l’industria siderurgica statunitense ancora più forte.
In un post sulla sua piattaforma di social media Truth Social ha dichiarato: “Le nostre industrie dell’acciaio e dell’alluminio stanno tornando come mai prima d’ora. Questa sarà un’altra grande notizia per i nostri meravigliosi lavoratori dell’acciaio e dell’alluminio. Rendiamo l’America di nuovo grande!”.
Il titolo della società siderurgica tedesca Thyssenkrupp è sceso dello 0,5 per cento martedì pomeriggio alla Borsa di Francoforte. Anche il titolo di Salzgitter AG è sceso dello 0,4 per cento.
Seguendo la tendenza, il titolo di ArcelorMittal SA è sceso dell’1,1 per cento sulla borsa Euronext di Amsterdam nel pomeriggio di martedì, mentre il prezzo delle azioni della società austriaca Voestalpine AG è sceso dello 0,8 per cento sulla borsa di Vienna.
Dall’altra parte dell’Atlantico, invece, le principali aziende siderurgiche statunitensi, come Cleveland-Cliffs, Nucor e Steel Dynamics, hanno visto i loro prezzi azionari salire lunedì.
Il titolo di Cleveland-Cliffs ha chiuso in rialzo del 23,2 per cento, mentre quello di Nucor ha fatto un balzo del 10,1 per cento. Anche il titolo di Steel Dynamics ha chiuso in rialzo, con un incremento del 10,3 per cento.
Le imprese Usa rischiano di subire danni significativi
L’imprevedibilità dei recenti dazi statunitensi continua a rappresentare un rischio considerevole per le imprese statunitensi, nonostante le rassicurazioni di Trump sul fatto che le tariffe andranno a beneficio dell’economia. Ciò è dovuto principalmente al fatto che diverse aziende statunitensi con attività internazionali potrebbero essere costrette a cercare fornitori e clienti stranieri alternativi.
Inoltre, non è chiaro per quanto tempo le tariffe sull’acciaio e sull’alluminio potrebbero rimanere al livello del 50 per cento proposto, dato che Trump continua a negoziare altre tariffe con vari Paesi.
Felix Tintelnot, professore di economia alla Duke University, ha dichiarato al Time: “Stiamo parlando di un’espansione della capacità dell’industria pesante che comporta significativi investimenti iniziali, e nessun imprenditore dovrebbe fare investimenti iniziali pesanti se non crede che la stessa politica sarà presente tra due, tre o quattro anni.
“A prescindere dal fatto che siate favorevoli o contrari a queste tariffe, non volete che il presidente fissi le aliquote fiscali in modo arbitrario, in una sorta di ordine esecutivo, per tutto il tempo”, ha aggiunto.
Tintelnot ha anche sottolineato che l’aumento del prezzo dell’alluminio, che è un materiale di input molto comune in diversi settori come quello automobilistico e dell’edilizia, danneggerebbe a sua volta tali industrie, anche se potrebbero esserci dei vantaggi per i settori nazionali dell’acciaio e dell’alluminio negli Stati Uniti.
Le critiche di Musk alla legge di spesa sostenuta da Trump
Intanto, Elon Musk critica duramente l’imponente disegno di legge fiscale sostenuto dal presidente Donald Trump – il cosiddetto ‘big beautiful bill’ – definendolo un “abominio disgustoso” che farà esplodere i deficit di bilancio federali.
“Mi dispiace, ma non ne posso più”, ha scritto su X il Ceo di Tesla e SpaceX, che fino alla scorsa settimana è stato all’interno dell’amministrazione Trump. “Questo enorme, scandaloso, spropositato disegno di legge sulla spesa è un abominio disgustoso”, ha scritto Musk. “Vergogna a chi l’ha votato: sapete di aver sbagliato. Lo sapete”.
Musk ha aggiunto, in un secondo post, che il disegno di legge “aumenterà enormemente il già gigantesco deficit di bilancio a 2.500 miliardi di dollari e graverà sui cittadini americani con un debito schiacciante e insostenibile”.
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