Una piccola impresa su due vorrebbe procedere a nuove assunzioni nel secondo semestre 2025, ma si trova a fronteggiare gravi difficoltà nel reperire le figure professionali necessarie, anche per via di un mercato del lavoro che ad oggi non favorisce l’incontro tra domanda e offerta. A rilevarlo è un’indagine condotta a livello nazionale dall’Area studi e ricerche della Cna tra un campione di oltre 2.000 imprese artigiane, micro e piccole associate e attive in parte anche nel Piceno.
I settori in cui si avverte maggiormente l’esigenza di nuova forza lavoro sono le costruzioni (con il 57,5% di imprese intenzionate ad assumere), seguono la manifattura (51,9%) e, sotto la media, il comparto dei servizi (45,6%). Nelle costruzioni, emerge una domanda di lavoro robusta nell’edilizia (54,5%) e nell’installazione di impianti (59,2%): installatori e manutentori di impianti (di climatizzazione, elettrico-elettronici, idrico-sanitari), i muratori, i capo cantiere sono le professionalità più ricercate.
Passando invece ai rami manifatturieri, i settori sono la meccanica e il sistema moda, due pilastri del Made in Italy. Nei servizi i rami sono: Ristorazione, trasporti e logistica, carrozzerie. Quindi, autisti, carrozzieri, cuochi e aiuto cuochi, camerieri, acconciatori e operatori estetici.
Una impresa su tre dichiara di non essere riuscita a trovare alcun candidato idoneo. Può sorprendere che per reperire candidati la scelta preferita rimanga il cosiddetto ’passaparola’ con il 42,1%. Seguono le agenzie (21,5%) e gli annunci su canali più o meno specializzati (15,1%).
Valerio Rosa
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