Grandi ospedali
26 Maggio 2025
Paolo Petralia sintetizza a Sanità33 il senso profondo della community che guida e che sarà protagonista all’Open Meeting del progetto Grandi Ospedali, in programma il 28 e 29 maggio a Torino
“Essere Ambassador non è un titolo onorifico, ma un’assunzione di responsabilità: significa farsi portavoce di un impegno concreto per innovare e rendere sostenibile il nostro Servizio Sanitario Nazionale”. Con queste parole Paolo Petralia, Direttore Generale della ASL 4 Liguria e Coordinatore degli Ambassador della Sanità italiana, sintetizza a Sanità33 il senso profondo della community che guida e che sarà protagonista all’Open Meeting del progetto Grandi Ospedali, in programma il 28 e 29 maggio a Torino. L’evento, giunto alla sua quarta edizione dopo le tappe di Firenze, Roma e Napoli, rappresenta un punto di incontro strategico tra i protagonisti della sanità italiana: ospedali, università, istituzioni, imprese, società scientifiche e operatori del settore si confronteranno per costruire, insieme, nuovi modelli di cura, organizzazione e sostenibilità.
Nato quattro anni fa, il progetto Grandi Ospedali si fonda sulla condivisione delle esperienze come motore di cambiamento. “È un’iniziativa che ha saputo valorizzare il sapere che nasce dallo scambio tra professionisti. La prima edizione all’AOU Careggi ha introdotto un metodo di lavoro partecipato, dal basso, che ha trovato conferma nelle edizioni successive. Oggi siamo di fronte a una vera e propria community nazionale della sanità”, sottolinea Petralia. In questo contesto si inserisce il lavoro degli Ambassador della Sanità italiana, manager selezionati tra i vertici delle strutture sanitarie pubbliche e private classificate da Newsweek tra le migliori d’Italia. Ma la rete è più ampia: “Accanto a loro ci sono i presidenti e vicepresidenti della FIAO, che rappresentano le voci delle ASL e degli ospedali territoriali, perché anche le realtà meno visibili hanno molto da dire e da insegnare”.
Oggi la community conta oltre trenta Ambassador, che si incontrano regolarmente e collaborano su più fronti, sostenendo il progetto Grandi Ospedali e contribuendo alla sua rivista. “Questa rete non si limita a condividere buone pratiche: lavora insieme per costruire nuove traiettorie di innovazione, in una logica di comunità di pratica e di confronto tra pari”, spiega Petralia. Durante l’Open Meeting di Torino, gli Ambassador animeranno tavole rotonde e laboratori, portando casi concreti, modelli organizzativi, esperienze replicabili. Ma soprattutto metteranno al centro la loro visione: una sanità che ascolta, apprende e si trasforma attraverso la collaborazione. “Il futuro del nostro sistema sanitario – conclude Petralia – si gioca nella capacità di fare rete. Grandi Ospedali è la dimostrazione che quando le competenze si mettono in circolo, le soluzioni arrivano. E diventano patrimonio comune”.
Il programma completo della due giorni è consultabile qui: https://www.grandiospedali.it/wp-content/uploads/2025/05/GO2025_Programma@150-9.pdf
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