Il futuro della tecnologia subacquea parla italiano, e in particolare meridionale. È quanto emerso dall’evento “Il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, promotore di innovazione tecnologica e opportunità per PMI, Centri di Ricerca e Università”, tenutosi il 12 maggio presso il Museo Darwin-Dohrn di Napoli. L’incontro, organizzato dal Polo Nazionale della Dimensione Subacquea (PNS) in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn, ha riunito rappresentanti istituzionali, attori del mondo accademico e industriale, con un focus specifico sul potenziale del Mezzogiorno in uno dei settori più promettenti dell’economia marittima.
Al centro del dibattito il ruolo strategico della dimensione subacquea, sempre più rilevante non solo per la sicurezza nazionale e la difesa, ma anche per la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica. In particolare, l’evento ha messo in luce le grandi opportunità che il settore offre per le piccole e medie imprese (PMI), i centri di ricerca e le università, in un’ottica di sviluppo integrato tra scienza, industria e istituzioni.
Uno degli annunci più significativi è stato quello relativo all’imminente pubblicazione, entro la fine del mese, di bandi di ricerca per un valore complessivo di 50 milioni di euro, con una quota pari al 50% destinata al co-finanziamento. Si tratta di fondi che il PNS metterà a disposizione per progetti incentrati sull’innovazione tecnologica applicata alla dimensione subacquea, con l’obiettivo di rafforzare la filiera nazionale e favorire il trasferimento tecnologico.
Un’opportunità concreta, in particolare per le PMI del Sud Italia, chiamate a giocare un ruolo da protagoniste nella costruzione di una filiera innovativa e strategica. Il modello promosso dal Polo Subacqueo prevede infatti una stretta sinergia tra pubblico e privato, valorizzando le competenze scientifiche e produttive del territorio e accelerando i processi di transizione tecnologica.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di politiche nazionali orientate al rilancio dell’economia del mare, con una visione che intreccia sostenibilità ambientale, difesa delle infrastrutture critiche subacquee e sviluppo industriale avanzato. La dimensione subacquea diventa così non solo un ambito di ricerca scientifica d’avanguardia, ma anche un driver economico e occupazionale per il Paese.
Napoli, con la sua storia marittima e il suo ecosistema scientifico, si conferma quindi snodo cruciale per il futuro del settore. Il Museo Darwin-Dohrn, simbolo di eccellenza nella ricerca biologica marina, ha offerto la cornice ideale per un confronto che guarda lontano: verso i fondali del futuro.
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