Con Pronext il project financing diventa leva per lo sviluppo sostenibile


Prosegue il racconto delle realtà protagoniste di Obiettivo Sostenibilità 2025, il format quotidiano in onda su Radio Adige TV, condotto da Matteo Scolari e promosso da Verona Economia, con il supporto di Vetrocar e ForGreen, in collaborazione con UniCredit e con la partnership tecnica di IPLUS.

Ospite di questa puntata è Stefano Lappa, amministratore delegato di Pronext, società di consulenza del gruppo Contec, che ha da poco compiuto dieci anni di attività. Una realtà che opera nel campo dell’innovazione per il settore pubblico e privato, con un forte orientamento alla sostenibilità.

Nel 2024 Pronext ha festeggiato dieci anni. Qual è il bilancio di questo primo decennio?

Siamo cresciuti molto, ma non è stato facile. Abbiamo lavorato duramente per costruire un’azienda solida, con valori forti. Il nostro capitale principale sono le persone. Siamo una società di consulenza: non abbiamo macchinari, il nostro valore sta nelle teste e nel lavoro intellettuale delle persone. Per questo le curiamo con la massima attenzione.

Proprio in tema di persone, avete ottenuto di recente la certificazione per la parità di genere.

Sì, ad aprile. Abbiamo colto l’opportunità perché, leggendo le linee guida della certificazione, ci siamo resi conto che eravamo già pienamente in linea con quei principi. È stato naturale certificare ciò che già facevamo. Per noi le persone sono fondamentali, non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. E questa certificazione lo testimonia.

Pronext lavora molto con la pubblica amministrazione. Uno dei vostri ambiti principali è il project financing. Ce lo spiega meglio?

Sì, lavoriamo sia con enti pubblici sia con operatori privati che vogliono investire in opere o servizi di interesse pubblico. Il project financing è una modalità fondamentale per la sostenibilità economica delle opere pubbliche. Si tratta di attrarre capitali privati per realizzare progetti utili alla collettività: scuole, impianti sportivi, trasporto sociale, mense scolastiche. Interventi fondamentali, spesso irrealizzabili con le sole risorse pubbliche.

Come intervenite in questi processi?

Nel caso degli enti pubblici, li affianchiamo per analizzare e valutare le proposte ricevute dai privati: controlliamo che siano complete, sostenibili dal punto di vista economico-finanziario e che generino un impatto positivo sulla comunità. Nel caso dei privati, li supportiamo nella costruzione delle proposte, che sono complesse e richiedono competenze tecniche, giuridiche ed economiche. In entrambi i casi, lavoriamo per garantire sostenibilità e utilità pubblica.

Anche il PNRR ha dato impulso al project financing. Come lo avete vissuto?

Con grande coinvolgimento. Il PNRR invita esplicitamente le amministrazioni pubbliche a usare i fondi europei come leva per attrarre capitale privato. Questo è particolarmente importante in ambiti come la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, la pubblica illuminazione e gli impianti sportivi, dove l’Italia ha ancora molto da fare. Noi abbiamo lavorato su diversi progetti in questi ambiti e c’è grande fermento.

C’è anche un impegno diretto verso la sostenibilità sociale. In che modo vi esprimete su questo piano?

Sì, fin dall’inizio abbiamo cercato di sostenere il territorio, nel nostro piccolo. Oggi, con un po’ più di risorse, sosteniamo iniziative legate allo sport giovanile e alle imprese sociali. Vogliamo contribuire a una crescita sana della comunità, sostenendo progetti che abbiano un impatto positivo sulle persone.

E per il futuro, quali sono i vostri prossimi passi?

Siamo appena partiti con una nuova sede a Firenze, che sta crescendo bene. E nel 2025 o al massimo all’inizio del 2026 contiamo di concludere nuove acquisizioni. La crescita è necessaria, perché c’è molto lavoro da fare e vogliamo cogliere tutte le opportunità. Siamo già proiettati verso i prossimi dieci anni, con la stessa energia e visione.



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