Le aziende e le sfide del presente al centro del Focus Pmi – PMI


Le Pmi e le sfide che devono
affrontare, tra dazi e caro energia, sono state al centro del
Focus Pmi, osservatorio annuale sulle piccole e medie imprese
promosso da LS Lexjus Sinacta. L’invito alle imprese è ad
affrontare la sfida dei dazi cogliendo “l’opportunità di
diversificare e rivolgere il proprio export verso altri mercati:
una sfida culturale per uscire da un’incertezza devastante che
vede l’Ice pronta ad accompagnare le imprese”, ha detto Mauro De
Tommasi, dirigente dell’ufficio analisi e studi di Ice.

   
Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo, tra i
partecipanti alla tavola rotonda, ha sottolineato il momento di
perplessità degli imprenditori rispetto al tema della
sostenibilità: “Alla fine ci si domanda se il cliente ci scelga
dallo scaffale se siamo più sostenibili oppure no – ha detto –
Tutto lo sforzo fatto in questa direzione, è gratificante sul
piano economico?”.

   
Una sensazione condivisa anche da Paolo Barbieri, Presidente
Cpl Concordia: “Se il Pil cresce poco – ha sottolineato – le
imprese devono stabilire le proprie priorità e si concentrano
sul business prima che sulla sostenibilità”. Vale anche nel
settore energetico: “Il governo va verso il nucleare e noi
saremmo pronti a cogliere l’opportunità, ma in Italia è una
risorsa ancora vietata per legge”.

   
Per Filippo Forni, responsabile ricerca, innovazione e
sostenibilità di Confindustria Emilia: “Il pacchetto omnibus
dell’Unione Europea che semplificherà la redazione del bilancio
di sostenibilità delle piccole e medie imprese si tradurrà nella
capacità di essere più efficaci e operativi”. “Il sistema
bancario – ha aggiunto Fabio Raimondi Responsabile Esg di Banca
di Bologna – è una locomotiva che deve trainare questo
cambiamento. Ricopre un ruolo rilevante e deve avere un
approccio proattivo e innovativo, non limitandosi alla mera
compliance”.

   
Elena Bottinelli Head of Digital Transition and
Transformation del Gruppo San Donato ha toccato il tema della
telemedicina e della digitalizzazione che avrà un “grande
impatto sull’organizzazione già in una fase di grande stress
generato dalla mancanza di personale sanitario”.

   
Infine, Rita Ghedini, presidente Legacoop Bologna e
Presidente di Assicoop Bologna Metropolitana, ha ricordato che
“le cooperative fin dal 2015 sono stati sensibili all’obiettivo
dell’Agenda 2030 con un coerente sguardo intergenerazionale. Il
percorso di formazione aveva già evidenziato nel 2018 un
vantaggio di posizionamento”.

   

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