Un incontro per informare, riflettere e porre le basi per lavorare insieme: è questo l’obiettivo della mattinata di lavori che si è svolta oggi a Cremona Solidale dal titolo “Le prospettive di partecipazione del Terzo settore”, sulla base dei contenuti del Piano di Zona (PdZ) Ambito Cremonese e del Piano di Sviluppo del Polo Territoriale (PPT) dell’ASST Cremona.
Un appuntamento fortemente voluto dal Forum provinciale del terzo settore perché le associazioni di volontariato, a stretto contatto con i cittadini, siano maggiormente protagoniste all’interno delle istituzioni, un’occasione di riflessione, dialogo e confronto per la programmazione territoriale e i percorsi d’integrazione sociosanitaria.
“Insieme ad importantissimi alleati come la ASST di Cremona, Ats Valadana e Csv, Centro servizi di supporto alle associazioni e Fondazione Comunitaria – ha dichiarato Donata Bertoletti, portavoce Forum Provinciale – abbiamo pensato prima di tutto di informare le associazioni di volontariato rispetto a quanto si è deciso nel 2024 per il triennio 25-27 sulle politiche territoriali, sociali ed economiche, ma soprattutto per quanto riguarda l’integrazione sociosanitaria”.
“Una mattinata di riflessioni, di confronti e anche di spunti che saranno certamente molto interessanti perché – ha continuato Valentina Brunelli, direttore del distretto Cremonese di ASST – nascono dal lavoro di questi ultimi mesi, un lavoro di condivisione rispetto al tema della casa di comunità e in generale della riforma della sanità territoriale”.
La sfida è proprio questa per Katja Avanzini, direttore della struttura Integrazione delle reti territoriali a sostegno dei programmi nazionali di ATS Val Padana: “co-programmare insieme con il Terzo Settore la salute del territorio e quindi l’occasione di oggi è funzionale a porre le basi per un dialogo partecipato e informato, quindi la mattinata ha essenzialmente carattere formativo per le associazioni che devono essere nella piena consapevolezza delle sfide che la sanità e la salute di questo territorio devono affrontare nel prossimo triennio”.
Eleonora Busi
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