pesa il rallentamento del tessile, vola invece la chimica – Newsbiella.it


Il 2025 si apre in salita per l’export biellese. Nel primo trimestre dell’anno, infatti, le esportazioni della provincia segnano una flessione del -4,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato che contrasta con l’andamento positivo dell’Alto Piemonte, che nel complesso cresce del +5,3%, e con la performance della regione e del Paese.

A frenare Biella è ancora una volta il cuore pulsante della sua economia: il tessile, che rappresenta quasi il 57% del totale esportato, registra una contrazione del -9,6%. Particolarmente marcato il calo nei tessuti (-15,1%) e nei filati (-7,7%). Tiene invece, anzi cresce, il comparto dell’abbigliamento, che segna un +3,7%, pur con valori assoluti più contenuti.

In controtendenza anche il settore chimico, che si distingue per un incremento robusto del +21,9%, confermando la crescente diversificazione delle attività produttive del territorio.

Guardando ai mercati, le esportazioni verso l’Unione Europea – che assorbono quasi la metà delle vendite (49,2%) – crescono leggermente del +2,2%, grazie soprattutto alla tenuta di Francia e Germania, partner commerciali storici che segnano rispettivamente +1,9% e +2,4%. Male invece i mercati extra-UE, in calo del -9,9%, penalizzati dal crollo delle esportazioni verso Cina (-29,6%) e Turchia (-36,3%).

Nel complesso, l’Alto Piemonte – che riunisce Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola – registra una buona performance, con 3,3 miliardi di euro di export e una crescita del +5,3%. Biella contribuisce per il 13,5% al totale del quadrante, ma risulta l’unica provincia in flessione, penalizzata soprattutto dal tessile tradizionale.

A trainare il territorio è Novara, che da sola genera oltre metà dell’export (53,1%) e cresce del +9,7%, secondo miglior risultato a livello piemontese. Bene anche Vercelli (+6,6%), mentre il Verbano Cusio Ossola segna la flessione più pesante (-11,1%), seppur su volumi ridotti.

Il presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, Fabio Ravanelli, sottolinea come «il quadro resti a due velocità: da un lato settori e province dinamiche, dall’altro aree ancora in difficoltà, come il tessile biellese. Le tensioni geopolitiche e la debolezza delle economie partner – aggiunge – influenzano le nostre esportazioni».

Per supportare le imprese del territorio, l’ente camerale continua a promuovere iniziative gratuite di formazione e orientamento all’internazionalizzazione. Tra queste, un webinar su Iva e commercio internazionale in programma il 25 giugno, e un ciclo di incontri su mercati emergenti e export digitale, realizzati nell’ambito del progetto SEI (Sostegno all’Export dell’Italia).

s.zo.





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