Lavoratori settore moda: incremento delle settimane di cassa integrazione


Il Consiglio dei Ministri, nella seduta svoltasi il 12 giugno 2025 n. 131, ha approvato un decreto-legge finalizzato a introdurre misure urgenti in tema di crisi industriali, tra le quali figura una proroga delle integrazioni salariali previste per il settore della moda.

La disciplina previgente

Per l’anno 2024, è stata riconosciuta dall’INPS ai lavoratori dipendenti da datori di lavoro, anche artigiani, con forza occupazionale media fino a 15 addetti nel semestre precedente, operanti nei seguenti settori:

  • tessile;
  • pelletteria;
  • abbigliamento;
  • calzaturiero;
  • conciario;
  • limitatamente alle attività svolte dagli addetti alle lavorazioni di montatura e saldatura di accessori della moda;

un’integrazione al reddito, con relativa contribuzione figurativa o correlata, nella misura pari a quella prevista per le integrazioni salariali (art. 3 D.Lgs. 148/2015), per un periodo massimo pari a 12 settimane fino al 31 gennaio 2025 (art. 2 DL 160/2024 conv. in L. 199/2024).

La proroga prevista dal DL

Il DL approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 12 giugno ha previsto, a tutela dei lavoratori del settore della moda, l’estensione per un massimo di 12 settimane, nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2025 e il 31 dicembre 2025, dell’intervento di integrazione salariale riconosciuto dall’INPS ai lavoratori dipendenti di datori di lavoro, anche artigiani, con un numero medio di dipendenti non superiore a 15 nel semestre precedente e operanti nel settore moda. In alternativa all’anticipazione dell’integrazione salariale da parte del datore di lavoro, si consente a quest’ultimo di poter richiedere all’INPS il pagamento diretto ai lavoratori della prestazione, senza dover dimostrare la sussistenza di comprovate difficoltà finanziarie.

Fonte: Comunicato stampa CDM 12 giugno 2025 n. 131



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