COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO API Novara VCO e Vercelli e Confapi Industria & Impresa Verona: Assorbimento Banco BPM: l’allarme di API Novara VCO e Vercelli e Confapi Industria & Impresa Verona per il futuro delle PMI del Territorio


(AGENPARL) – Roma, 12 Giugno 2025

(AGENPARL) – Thu 12 June 2025 COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
API Novara VCO e Vercelli e Confapi Industria & Impresa Verona
Assorbimento Banco BPM: l’allarme di API Novara VCO e Vercelli e
Confapi Industria & Impresa Verona per il futuro delle PMI del Territorio
Le PMI del territorio hanno ancora bisogno della loro Banca. L’operazione ostile di Unicredit su
Banco BPM potrebbe modificare la relazione tra Banca e Territorio in senso negativo per la piccola
e media impresa.
Ed è per questo che le Associazioni di Categoria API Novara VCO e Vercelli e Confapi Industria &
Impresa Verona sono contrarie all’integrazione prospettata.
Il rapporto virtuoso tra Banca, Sistema Imprenditoriale e Comunità che ha permesso alle economie
locali di crescere ed evolversi ha uno dei propri assi portanti nel modello che Banco BPM ha costruito
e tradotto nella pratica operativa: una Banca in grado di coniugare la vicinanza e l’attenzione
quotidiana tipica degli intermediari locali con gli strumenti, i servizi, le competenze specialistiche e
le risorse di una grande Banca nazionale.
L’assorbimento di Banco BPM in un gruppo dalle caratteristiche radicalmente diverse come Unicredit
potrebbe compromettere l’equilibrio – che bilancia volumi degli impieghi, investimenti delle aziende,
sviluppo e supporto alle comunità attraverso le Fondazioni territoriali – su cui si basa l’economia
locale. La scomparsa di un intermediario chiave come Banco BPM, che nelle nostre città e province
ha operato storicamente sotto le insegne di Banca Popolare di Novara e Banca Popolare di Verona,
avrà in altri termini delle conseguenze penalizzanti in termini di offerta di credito e supporto alle
famiglie e alle Pmi, così come al personale della stessa Banca, da quanto si legge sui media in
relazione ai tagli alle filiali che Unicredit avrebbe previsto.
Infatti, se l’operazione andasse in porto, anche una parte importante del tessuto delle comunità locali
verrebbe logorata: l’accorpamento, le possibili chiusure o cessioni di filiali bancarie – nel novarese
si stima una riduzione dell’88% delle filiali Banco BPM, mentre nella sola provincia di Verona si
calcola una diminuzione di 90 agenzie su 91 presenti – infliggerebbero un duro colpo alla vivacità
socioeconomica del nostro territorio.
Il futuro per le Pmi e l’industria manifatturiera – non solo locale – è collegato per una parte essenziale
all’assetto che il settore bancario prenderà nei prossimi anni. Le nostre imprese hanno bisogno di
diversi istituti di credito, questo anche per garantire concorrenza e offerte diverse da comparare.
Occorrono quindi intermediari forti ma radicati, competitivi ma anche vicini agli imprenditori in modo
da valutare l’azienda, la storia, la persona e non solo l’algoritmo.
“Desidero sottolineare l’importanza di preservare le nostre Banche locali, come Banco BPM, che
rappresentano un pilastro fondamentale per il tessuto economico del territorio” – commenta Mario
Di Giorgio, Presidente API Novara VCO e Vercelli. “L’attuale operazione di Unicredit non solo
minaccia l’equilibrio tra Banca e Impresa, ma rischia anche di compromettere il rapporto di vicinanza
e il sostegno alle nostre PMI, che sono il cuore pulsante della nostra economia” – conclude Di
Giorgio.
Aggiunge Manfredi Ravetto, Presidente di Confapi Industria & Impresa Verona: “Le PMI hanno
una storica simbiosi con gli istituti radicati sul territorio: non si disperda questo patrimonio di relazioni
e collaborazioni!”.
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