Agricoltura digitale, Confagricoltura Bologna: fondi Pnrr e coesione Ue per accesso alle reti


image_print

L’agricoltura digitale non è solo una prospettiva di modernizzazione, è una condizione necessaria per garantire il futuro del settore agricolo. Ma la digitalizzazione ha bisogno di infrastrutture adeguate: senza una connettività capace di assicurare adeguata copertura anche alle coltivazioni, gli agricoltori non saranno nelle condizioni di promuovere in processi di innovazione tecnologica”. È questo il messaggio lanciato daDavide Venturi, presidente di Confagricoltura Bologna, intervenuto alla tavola rotonda conclusiva del convegno “Agricoltura 4.0 > 5.0 – Agricoltura Digitale: Sfide e Opportunità”, organizzato dallaFondazione Guglielmo Marconi nella storica sede di Villa Griffone a Pontecchio Marconi (BO).

Nel corso dell’incontro, che ha riunito rappresentanti del mondo agricolo, accademico e istituzionale, Venturi ha ribadito il ruolo chiave dell’innovazione digitale per le imprese agricole: “Come già molte nostre aziende agricole stanno sperimentando, l’agricoltura digitale consente di ottimizzare l’uso delle risorse, dall’acqua ai fertilizzanti, migliorando l’efficienza economica, la sostenibilità ambientale e la tracciabilità lungo tutta la filiera. È uno strumento indispensabile in un contesto segnato da cambiamenti climatici e difficoltà nel reperire manodopera”.

Confagricoltura, ha ricordato Venturi, è stata promotrice della proposta di credito d’imposta per gli investimenti in Agricoltura 4.0, un’iniziativa che ha contribuito a rafforzare la spinta all’adozione di tecnologie avanzate. “Ora dobbiamo guardare avanti, verso un’agricoltura 5.0, dove digitale e sostenibilità si integrano in un nuovo paradigma produttivo”, ha affermato il presidente di Confagricoltura Bologna.

Un passaggio centrale dell’intervento di Venturi ha riguardato la gestione intelligente e integrata dei dati agricoli: “I dati sono una risorsa strategica, spesso ne disponiamo in quantità notevoli ma non siamo capaci di metterli in collegamento tra loro e di utilizzarli in maniera adeguata. Per questo riteniamo che l’interoperabilità tra sistemi sia fondamentale per rendere i dati sempre più utili alla gestione aziendale e per attivare davvero il potenziale dell’intelligenza artificiale in agricoltura”. In questa direzione, come sottolineato da Venturi, si inserisce il progettoHubFarm, piattaforma digitale in cloud sviluppata da Confagricoltura, che consente di superare la frammentazione degli strumenti informatici e di valorizzare le informazioni in modo operativo.

Accanto al tema della digitalizzazione, il presidente di Confagricoltura Bologna ha richiamato con forza l’attenzione sul divario digitale nelle aree rurali: “La copertura delle reti WIFI resta troppo disomogenea, soprattutto nelle zone collinari e montane, che già affrontano sfide produttive più complesse. La banda larga è oggi parte integrante della competitività agricola: un trattore connesso, un sensore di campo, una centralina irrigua funzionano solo se c’è rete”.

Per Confagricoltura Bologna, ha concluso il presidente, è essenziale che i fondi del PNRR e della politica di coesione europea siano utilizzati per colmare questo ritardo infrastrutturale. “I fondi del PNRR e della politica di coesione europea devono essere indirizzati a garantire connettività stabile e capillare. La digitalizzazione agricola ha bisogno di infrastrutture e di semplificazione, molte delle risorse già stanziate rischiano di restare inutilizzate se non si interviene sulla burocrazia e sulla frammentazione dei bandi”.

image_pdfimage_print






Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link