Recupero indennità una tantum ai pensionati


A partire da giugno 2025 alcuni pensionati riceveranno un assegno ridotto di una cifra pari a 50 euro al mese per un periodo massimo di quattro mesi consecutivi, come annunciato dall’INPS nel mese di maggio.

Il taglio non è tecnicamente una decurtazione bensì un recupero di somme erogate in eccesso nell’anno 2022 versate dall’istituto come “indennità una tantum” per la quale ai pensionati con redditi inferiori ai 35.000 o ai 20.000 euro erano state erogate unitamente alla pensione mensile.
Generalmente l’INPS effettua controlli in base al reddito comunicato tramite le dichiarazioni reddituali per correggere eventuali errori dovuti a trattenute IRPEF, detrazioni o semplicemente conguagli fiscali.

A seguito delle verifiche effettuate con l’Agenzia delle Entrate sui redditi prodotti nel 2022, a gennaio 2025 l’INPS ha inviato ai pensionati una lettera di notifica dell’indebito, sulla base della quale era possibile presentare un ricorso amministrativo entro 90 giorni.

Nel mese di maggio, quindi, ai pensionati interessati è stata inviata una nuova comunicazione in cui venivano specificate le modalità di recupero dell’importo dovuto, suddiviso in quattro rate mensili.

Il nostro Patronato è a disposizione per eventuali verifiche o ricalcoli pensionistici!



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