Sempre più nel vivo la stagione del modello 730/2025 e mentre i servizi online continuano ad andare in tilt arrivano le istruzioni sui bonus del prossimo anno: le notizie della settimana dal 26 maggio al 1° giugno
È partita con i servizi online dell’Agenzia delle Entrate a singhiozzo la stagione del modello 730/2025, che entra sempre più nel vivo. Dopo il primo blocco del 16 maggio, anche questa settimana il portale ha avuto una mattinata di tilt.
E mentre il presente fa emergere qualche difficoltà operativa, si guarda al futuro con le istruzioni sulle nuove regole di calcolo dei bonus fiscali, che interesseranno la dichiarazione dei redditi del prossimo anno.
Nel frattempo, qui e ora, il tempo è tiranno e anche questa settimana arrivano richieste di proroga degli appuntamenti fiscali imminenti.
È ricca di notizie e aggiornamenti dal mondo del Fisco la settimana dal 26 maggio al 1° giugno. E anche sul fronte del Lavoro non mancano gli spunti per tirare le somme sugli esoneri contributivi per l’assunzione di giovani e donne.
Partenza in salita per la stagione del 730: in settimana ancora un tilt dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate
Nella mattinata del 28 maggio gli utenti che hanno provato ad accedere ai servizi online, compresi quelli che riguardano la gestione del modello 730/2025 precompilato, si sono trovati ancora una volta difronte al messaggio: Il sistema non è al momento disponibile. Ci scusiamo per il disagio.
A scusarsi è l’Agenzia delle Entrate e a confermare il blocco e il ripristino del sistema è stata la società Sogei, partner tecnologico.
La stagione dichiarativa online prosegue così com’è cominciata: con difficoltà di navigazione.
Il tilt del portale fa seguito ai disservizi che si sono riscontrati per tutta la giornata del 16 maggio e che hanno portato allo slittamento delle scadenze previste in quella data al 30 maggio.
Modello 730/2025 precompilato
Qual è il livello di completezza e correttezza?
La stagione dichiarativa entra nel vivo ma i rallentamenti non portano a nuove proroghe
Ironia della sorte, a 48 ore dal nuovo termine, i problemi tecnici sono tornati e così anche le richieste di proroga da parte delle associazioni di categoria che questa volta sono rimaste inascoltate.
Così come vane restano tutte le altre speranze di avere più tempo per rispettare le scadenze fiscali.
Il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, intervenuto al Festival del Lavoro 2025 il 30 maggio, ha chiuso la porta all’ipotesi di rivedere il calendario da rispettare per il riversamento del credito d’imposta ricerca e sviluppo e per il pagamento delle imposte sui redditi, impegni previsti a inizio e fine mese.
Verso la prossima stagione del 730 con le novità sul calcolo dei bonus fiscali
E mentre l’attuale stagione dichiarativa parte in salita, si guarda già alla prossima, che vedrà il debutto delle nuove regole sul calcolo dei bonus fiscali, che sono state introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.
Con la circolare n. 6 del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fatto il punto sul riordino delle detrazioni fiscali che prevede un limite di spesa complessivo per i titolari di reddito oltre i 75.000 euro.
La soglia, più o meno alta, deriva dal numero di figli e figlie e dalla fascia di reddito. Chi non è genitore dovrà tener conto dei limiti più bassi, mentre vengono tutelate le famiglie con casi di disabilità accertata e alcune tipologie di spese come quelle sostenute per la salute e per la casa.
Numero di figli e figlie | Reddito | Tetto massimo |
---|---|---|
0 | Oltre i 75.000 euro | 7.000 euro |
Oltre i 100.000 | 4.000 euro | |
1 | Oltre i 75.000 euro | 9.800 euro |
Oltre i 100.000 | 5.600 euro | |
2 | Oltre i 75.000 euro | 6.800 euro |
Oltre i 100.000 | 11.900 euro | |
Più di 2 | Oltre i 75.000 euro | 14.000 euro |
Oltre i 100.000 | 8.000 euro |
Questo nuovo taglio trasversale dei bonus fiscali si aggiunge al decalage per i redditi alti già previsti dalla normativa, si complica il mosaico di regole per il calcolo delle imposte e delle agevolazioni.
Ma ci sarà un anno di tempo per prepararsi alle nuove operazioni da fare.
Occupazione femminile e giovanile: la debolezza dei bonus assunzione
Non c’è da attendere, invece, per migliorare le politiche finalizzate a favorire l’occupazione femminile e giovanile in Italia, che è anche la strada per rafforzare il sistema previdenziale e contrastare il calo delle nascite.
E dopo l’OCSE e la Banca d’Italia, anche il Fondo Monetario Internazionale ha sottolineato la necessità di eliminare i disincentivi alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro retribuito, come la detrazione per il coniuge a carico.
Una indicazione che fa il paio con i dati pubblicati il 31 maggio dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sui bonus assunzione per i giovani e per le donne partiti da due settimane.
Di oltre 60.000 domande meno di 5.000 riguardano le assunzioni a tempo indeterminato di donne, segno che la strada per favorire la partecipazione femminile non passa, o almeno non in via principale, dagli esoneri contributivi riconosciuti ai datori di lavoro.
Nonostante ciò, la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone durante il Festival del Lavoro 2025 ha citato con entusiasmo i risultati raggiunti che però, fanno emergere le criticità delle agevolazioni in campo.
Anche se si guarda ai grandi numeri che riguardano le assunzioni giovanili non si può tralasciare un aspetto: gli esoneri contributivi del DL Coesione sono rimasti inattuati per più di un anno, con ritardi e riscritture delle regole, ma la rilevanza dell’agevolazione per le parti coinvolte richiedeva un tempismo diverso.
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