ProduttivItalia, Travaglini: “Senza efficienza non c’è futuro per le imprese italiane”



(Teleborsa) – “La produttività è il motore che può rimettere in marcia l’Italia. Oggi si parla di salario minimo e patrimoniali, ma nessuna di queste misure tocca il cuore del problema: il tasso di produttività, ormai stagnante da trent’anni”. Lo afferma Marco Travaglini, presidente di ProduttivItalia, illustrando il programma del centro studi dedicato alle micro, piccole e medie imprese italiane dopo la presentazione alla Camera dei Deputati. Primo obiettivo indagare sulle cause della scarsa produttività delle Pmi italiane e mettere la crescita reale al centro del dibattito pubblico.

“Vogliamo riportare la produttività al centro della discussione – spiega Travaglini – perché senza aumenti di efficienza non c’è valore duraturo né sviluppo sociale. Molti attribuiscono il gap di produttività alle piccole dimensioni delle nostre aziende, spesso sotto i cinque addetti. In alcuni casi è vero ma non è tanto la ‘taglia’ a fare la differenza, quanto l’assenza di reparti chiave come finanza, IT e comunicazione. Senza questi pilastri organizzativi, il valore resta a margine”.

Secondo ProduttivItalia, il rilancio delle micro e Pmi passa da un doppio fronte: “Non basta rinnovare il prodotto, serve innovare i processi e la struttura organizzativa. Comunicazione, gestione dei dati, tecnologie digitali e accesso alla finanza avanzata devono diventare elementi ordinari anche per le microimprese.”

Per Travaglini, però, le imprese da sole non ce la fanno. “Occorre un ‘momento cuscinetto’ – dice – in cui il terziario avanzato – consulenti, startup tecnologiche, centri di ricerca – affianchi le PMI, costruendo un ponte verso la trasformazione. La bassa produttività non è solo un problema economico, ma sociale: genera precarietà, disuguaglianze, fuga dei cervelli e perfino calo demografico – sottolinea Travaglini, che collabora con il Gran Sasso Science Institute per studiare questi effetti –. Aiutare le imprese a crescere significa ridare futuro ai giovani e rafforzare il tessuto sociale”.

ProduttivItalia ha già avviato cinque studi, il primo dei quali ha appena debuttato alla Camera, mentre i successivi quattro analizzeranno come le PMI possano passare da una produttività di processo a una produttività di progetto, affrontando cicli di vita dei prodotti più rapidi e discontinui. L’obiettivo è fornire strumenti concreti per accompagnare le piccole imprese nel “primo miglio” dell’innovazione.

Con questo approccio, ProduttivItalia si propone non solo come un osservatorio, ma anche come acceleratore di pratiche virtuose: laboratorio permanente in cui imprenditori, professionisti, istituti di credito e università lavorano insieme per riallineare il sistema produttivo italiano agli standard europei di efficienza e competitività.

(Teleborsa) 30-05-2025 10:06



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