Gli albergatori possono chiedere indietro parte delle commissioni: ecco come fare
È arrivata una buona notizia per gli imprenditori dell’ospitalità: grazie a una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, si apre una concreta possibilità di ottenere un risarcimento per le commissioni versate a Booking.com negli ultimi 20 anni. La cosiddetta “parity rate”, ovvero l’obbligo imposto agli hotel di non offrire prezzi più bassi sui propri canali rispetto a quelli su Booking, è stata infatti dichiarata contraria alle regole europee sulla concorrenza.
Cosa cambia in pratica per gli hotel italiani?
Gli albergatori possono unirsi a un’azione legale collettiva – promossa in Italia da Federalberghi Confcommercio insieme alla confederazione europea Hotrec – per recuperare fino al 30% (o più) delle commissioni pagate a Booking.com tra il 2004 e il 2024, oltre agli interessi.
L’adesione è individuale, volontaria e gratuita: si fa online, sul sito www.mybookingclaim.com, semplicemente registrando la propria struttura, firmando un contratto elettronico e caricando le fatture ricevute da Booking. Possono partecipare tutti gli alberghi italiani, di qualsiasi dimensione o fatturato.
L’iniziativa è sostenuta da un team legale internazionale altamente qualificato e finanziata da un operatore specializzato, che si farà carico di tutte le spese legali. In caso di successo, una parte del risarcimento andrà al finanziatore, ma il resto sarà interamente destinato agli hotel aderenti.
Per dubbi, chiarimenti o assistenza nella compilazione della richiesta, Confcommercio Firenze-Arezzo è a disposizione delle imprese associate con i propri sportelli e consulenti.
Scadenza per aderire: 31 luglio 2025.
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