“Chiediamo al presidente Cirio e all’assessore Gabusi che nelle commissioni consiliari si dicono attenti alla sicurezza sulle strade piemontesi come possano accettare un taglio del 70% delle risorse assegnate alle province piemontesi. Sono settimane che si parla di sicurezza stradale in consiglio regionale con le nuove norme varate dalla Giunta, ma senza finanziamenti agli enti locali la sicurezza resta solo sulla carta. Cirio e Gabusi, invece di chiedere proroghe come hanno fatto altre Regioni, hanno messo 200mila euro sulla sicurezza stradale, ma poi si fanno tagliare milioni di euro da sotto il naso per le manutenzioni”. Tuonano la capogruppo PD in consiglio regionale Gianna Pentenero e la consigliera Nadia Conticelli, alle quali hanno fatto eco il collega consigliere Alberto Avetta e la collega Monica Canalis. “Inoltre stiamo attendendo un piano di costruzioni di ponti stradali in provincia di Torino che riteniamo sia strategico e fondamentale”, ha aggiunto Avetta. “Inoltre, come hanno ricordato la capogruppo Pentenero e tutti gli amministratori, per l’alluvione di oltre un mese fa non è ancora stata decretato lo stato di calamità naturale, con tutte le conseguenze collegate per amministratori e imprese. Di fatto – hanno ricordato i sindaci e amministratori presenti – ci stiamo pagando gli interventi urgenti di tasca nostra per poter consentire il riutilizzo delle strade”. “Nonostante l’alluvione sia avvenuta a metà aprile – ha ricordato Monica Canalis – siamo ancora in attesa che si determini lo stato di calamità e questo impatta negativamente su imprese artigiane e agricole”.
Manifestazione a Lauriano
Venerdì 23 maggio a Lauriano Po (Torino) hanno espresso il dissenso rispetto a questa scelta del Governo insieme ai rappresenti regionali, il vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo, il consigliere metropolitano e sindaco di Cavagnolo Andrea Gavazza, il portavoce area omogenea e sindaco di Chivasso Claudio Castello e gli amministratori di Lauriano (vicesindaco Renato Corio), Monteu da Po (sindaca Elisa Ghion), Casalborgone (il sindaco Francesco Cavallero) e San Raffaele (vicesindaco Vincenzo Demasi e Carla Tarasco, consigliera). “Questo della Strada provinciale della Val Cerrina è una delle decine e decine di situazioni di dissesti delle vie di comunicazione presenti nella Città metropolitana che hanno necessità di interventi urgenti. La riduzione dei finanziamenti imposta da Salvini da 15 milioni a 4,5 milioni ha la conseguenza di danneggiare e di complicare la vita di migliaia di piemontesi che devono sapere che questo ministro e questo Governo se ne fregano della manutenzione e della cura del territorio sia provinciale che regionale e nazionale”, ha aggiunto il segretario metropolitano del PD Marcello Mazzù.
Il taglio
“Il Governo – si legge nella nota congiunta degli esponenti del PD – ha deciso di ridurre drasticamente le risorse destinate alla manutenzione delle strade provinciali. Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha annunciato, infatti, un taglio del 70% delle risorse (circa 2 milioni di euro su un totale di oltre 3 milioni) per la sicurezza delle strade provinciali nel biennio 2025-2026, con conseguenze gravi per la sicurezza, lo sviluppo economico e la viabilità, in particolare nei territori fragili della nostra regione, scelta che mette a rischio la sicurezza dei cittadini e il funzionamento delle infrastrutture. La priorità deve essere la tutela delle infrastrutture e della sicurezza delle persone, non investimenti che alimentano grandi opere inutili a danno delle comunità. Si tratta di taglio totale per il Piemonte di 31.871.169 euro a fronte di un precedente stanziamento di 45.530.242 euro e per la manutenzione stradale resteranno 13.659.073 euro, una cifra irrisoria se si considerano i numerosi interventi che devono essere effettuati sulla rete stradale”.
La tabella dei tagli. (Rai TGR Piemonte)
23/05/2025
I fondi per l’alluvione
“Proprio mentre la Città metropolitana di Torino ha investito 5 milioni di fondi propri per gli interventi di somma urgenza sulle strade a seguito dell’alluvione del mese aprile, lo Stato centrale ci impone un taglio del 70% nei trasferimenti che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti assegna al nostro Ente per la manutenzione delle strade nel 2025”, ha denunciato il vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo. “Com’è possibile per la Città metropolitana di Torino e per chi la amministra continuare ad assumersi la responsabilità, anche penale, per la sicurezza dei 2900 chilometri di strade di competenza del nostro Ente? Le scelte del Governo mettono a repentaglio la sicurezza delle strade e dei cittadini”, ha proseguito Suppo, ricordando anche che il Ministero non ha ancora nemmeno pubblicato la graduatoria per l’assegnazione delle risorse del cosiddetto Decreto Ponti. “La Città metropolitana di Torino – ha concluso Suppo – non vuole interrompere nessun cantiere stradale e anzi stiamo facendo pressioni perché il Governo torni sui suoi passi, evitando di penalizzare la sicurezza stradale in tutti i territori”.
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