Bonus matrimonio 2025, gli incentivi per chi si sposa — idealista/news


Con l’espressione “bonus matrimonio 2025” non si intende un’agevolazione diretta, specifica e fruibile in caso di nozze degli interessati a una misura di questo tipo. Si tratta, invece, di una serie di incentivi, per lo più indiretti, attraverso i quali è possibile aiutare soprattutto i più giovani e chi versi in condizioni di difficoltà a convolare a nozze.

Tuttavia, un vero bonus lo versa l’Inps a specifiche categorie lavorative che si trovino in difficoltà economica. E, negli ultimi anni, si è fatta avanti anche una proposta di legge circa un incentivo specifico della somma di 20.000 euro a favore delle coppie in procinto di sposarsi. Al di là delle tante ipotesi, è bene fare chiarezza sulla reale esistenza di un bonus matrimonio 2025.

Cosa spetta a chi si sposa nel 2025

Si sa bene che sposarsi, soprattutto al giorno d’oggi, comporti una serie di spese rilevanti tra cerimonia, banchetto, fiori, abiti degli sposi, partecipazioni e molto altro. La legge di Bilancio di quest’anno non ha stabilito un vero e proprio bonus matrimonio, come avviene, ad esempio, per le nuove nascite grazie al bonus nuovi nati.

Tuttavia, una serie di agevolazioni può essere sfruttata da chi si sposi rifacendosi ad altri bonus attualmente in vigore. Si tratta di quelli che vengono indicati comunemente come i “bonus matrimonio indiretti”. Tuttavia, una misura più diretta e finalizzata alle nozze è quella prevista dall’Inps con il congedo matrimoniale.

Bonus matrimonio 2025, ecco qual è l’incentivo dell’Inps

Chi attraversa delle difficoltà lavorative e appartiene alla categoria degli operai può richiedere all’Inps l’Assegno per congedo matrimoniale a pagamento diretto. Si tratta di un’indennità, riservata agli operai non occupati che abbiano prestato opera presso imprese artigiane o industriali, soggette al contributo CUAF,  per almeno 15 dei precedenti 90 giorni. Il decorso dei giorni deve essere calcolato rispetto:

  • alla data del matrimonio civile;
  • alla data del matrimonio concordatario;
  • alla data dell’unione civile.

L’incentivo è rivolto a entrambi i coniugi o a entrambe le parti di un’unione civile quando l’uno e l’altro ne abbiano diritto. È esclusa l’erogazione del bonus per il solo matrimonio religioso.

L’importo dell’Assegno per congedo matrimoniale è pari alla somma che scaturisce da 7 giorni di retribuzione, da determinare in base al salario percepita nell’ultimo periodo di lavoro. 

L’incentivo non è cumulabile con altri trattamenti retributivi o agevolazioni della retribuzione per lo stesso periodo, mentre è compatibile con l’indennità giornaliera di inabilità per infortuni sul lavoro dell’Inail.

Come avere il bonus 20.000 euro per il matrimonio

Una tipologia di incentivo diretto per le coppie in procinto di sposarsi era contenuta in una proposta di legge presentata dal partito della Lega nel 2022. Si trattava di un bonus matrimonio del valore di 20.000 euro da versare alle coppie in cinque quote annuali del valore di 4.000 euro ciascuna.

Quale ISEE serve per richiedere il bonus matrimonio 2025

La proposta, presentata alla Camera, premiava in particolare le coppie under 35 con ISEE non superiore a 23.000 euro all’anno. Nella versione originaria, la proposta conteneva il vincolo del matrimonio in chiesa. Il motivo di tale scelta era quello di incentivare le nozze religiose.

Tuttavia, soprattutto per le aspre polemiche che sono seguite alla presentazione della proposta, non se ne fece nulla. Fu proprio il governo di tre anni fa che fece chiarezza escludendo la possibilità, anche per via di una situazione non certo rassicurante dal punto di vista dei conti pubblici, di istituire un bonus matrimonio ad hoc.

Quando esce il bonus matrimonio 2025

In seguito alla proposta della Lega, non si è più ipotizzato di introdurre un sostegno diretto e di una tale portata alle giovani coppie per le spese del matrimonio. In ogni modo, il periodo della presentazione della proposta di legge coincideva con l’istituzione o la messa a regime di alcune misure volte a favorire i giovani e a incoraggiarli, seppure in maniera indiretta, a sposarsi.

Molte delle spese che deve affrontare una coppia, infatti, possono trovare copertura, seppure parziale, nei vigenti bonus previsti per un importo ISEE fino a 35.000 euro. Si fa riferimento, in particolare, agli aiuti a sostegno del reddito (taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti) o al bonus casa per i giovani under 36, fruibile per l’acquisto della prima abitazione, o ai tanti bonus per la ristrutturazione delle abitazioni.

Quali alternative al bonus matrimonio 2025? 

Legato a quest’ultimo incentivo è anche il bonus mobili ed elettrodomestici con detrazione del 50% entro un massimale di spesa sostenuta per l’arredo di 5.000 euro, mentre la richiesta di altri incentivi può essere valutata in base alle esigenze personali (ad esempio, il bonus sicurezza 2025).

Quali incentivi dall’Agenzia delle entrate per il bonus matrimonio 2025

Si può consultare il portale dell’Agenzia delle entrate per avere un quadro generale delle agevolazioni che favoriscono i giovani, seppure indirettamente, nel fare il passo del matrimonio. Tra gli incentivi, gli under 36 possono fruire del bonus prima casa, già previsto dal decreto legge n. 73 del 2021, se hanno un ISEE non eccedente la soglia di 40.000 euro riferito all’anno 2025.

La misura contiene una serie di sgravi che però sono scaduti il 31 dicembre 2024, applicati all’acquisto della prima casa e delle relative pertinenze. Tra le esenzioni, fino alla fine dello scorso anno si consentiva di azzerare le imposte ipotecarie e catastali e di fruire di un credito d’imposta del valore pari all’Iva sull’acquisto dell’abitazione, qualora prevista.

Nella legge di Bilancio 2025 si legge che il bonus prima casa under 36 consentirà fino al 2027 il solo accesso al Fondo pubblico di garanzia per la prima casa, chiudendo invece la porta agli sgravi e ai benefici fiscali sulla tassazione. La garanzia arriva a una copertura dell’80% del mutuo necessario all’acquisto dell’abitazione.

Bonus matrimonio 2025, quali sono i requisiti per ristrutturare casa

Non sono elencati particolari requisiti per l’utilizzo degli incentivi sulla ristrutturazione della casa, misura che può certamente tornare utile in previsione di una convivenza. 

La Manovra 2025 stabilisce, infatti, la possibilità di poter fare lavori di risanamento edilizio e di ottenere, per i lavori prenotati entro il 31 dicembre 2025, la possibilità di ricorrere alla detrazione fiscale Irpef del 50% sulle spese da sostenere. 

La stessa legge 207 del 2024 stabilisce che, dette spese, non debbano eccedere il tetto di 96.000 euro. Tuttavia, è necessario fare presto per massimizzare il beneficio fiscale. Infatti, nei prossimi due anni il bonus casa avrà un’aliquota di detrazione del 36%, per poi scendere al 30% nel 2028.

I giovani alle prese con i lavori di efficientamento energetico possono utilizzare, alle stesse percentuali di detrazione fiscale, l’ecobonus. In questo caso, è necessario prestare attenzione alle attestazioni da inviare all’Enea entro i 90 giorni successivi alla conclusione dei lavori.



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