“Non avendo avuto risposte alle nostre domande sull’attuazione del PNRR a Barletta, l’amministrazione Cannito, sintesi perfetta di inefficienza e immobilismo, ci costringe a tornare sul tema. I 43 milioni di euro stanziati a favore della nostra città, fondi vitali per la digitalizzazione, l’inclusione sociale, la transizione ecologica, la scuola e la cultura, rischiano infatti di trasformarsi in un monumento all’incapacità amministrativa cittadina”, evidenzia Luca Savella, rappresentante del Gruppo territoriale M5S di Barletta.
“A poco più di un anno dalla scadenza, i dati del Ministero sono impietosi: solo un misero 1,4% dei fondi è stato effettivamente speso. Un’inezia, una goccia nell’oceano rispetto alle necessità di una città che anela a modernizzarsi e a offrire nuove opportunità ai suoi cittadini.
I risultati di questa lentezza esasperante sono sotto gli occhi di tutti: i cantieri sono in ritardo cronico, altri inspiegabilmente fermi, e una moltitudine di progetti non hanno nemmeno visto la posa della prima pietra. Cosa sta succedendo a Barletta? Dove sono finite le ambizioni, le promesse di cambiamento, la visione di futuro che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto incarnare?
I giardini Bonelli dovevano già essere riaperti ed invece il cantiere è ancora in piena attività: quando torneremo ad usufruirne? L’ex Convento di Sant’Andrea è al centro di un’intricata vicenda giudiziaria: il sindaco può rassicurarci che l’opera più importante del PNRR verrà effettivamente consegnata alla città? E ancora, che fine hanno fatto gli asili nido di via Paisiello e di via degli Ulivi?
Mentre altre città italiane corrono per sfruttare al meglio questa storica opportunità di rilancio, Barletta sembra impantanata in una palude di indecisione o, peggio ancora, di disinteresse. La città osserva con crescente frustrazione questo spettacolo desolante e i giovani, che speravano in una Barletta più dinamica e al passo con i tempi, vedono svanire le loro aspettative.
Non è possibile che, di fronte a una pioggia di milioni destinati a migliorare la vita di tutti, l’amministrazione comunale si dimostri così clamorosamente inadeguata: davvero la priorità di chi ci governa è l’intitolazione di una strada?
È tempo che l’amministrazione comunale di Barletta si assuma le proprie responsabilità. È tempo di rendere conto ai cittadini dei motivi di questo inaccettabile ritardo: serve un consiglio monotematico. Il PNRR non è un bancomat illimitato: i fondi non spesi torneranno indietro, lasciando Barletta con le sue croniche carenze e un’amara consapevolezza di un’occasione irrimediabilmente sprecata.
Il futuro della nostra città è appeso a un filo sottile che rischia di spezzarsi sotto il peso dell’incompetenza e dell’indolenza; i nostri concittadini non meritano questo ennesimo fallimento: è tempo di agire, prima che sia troppo tardi”.
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