Le imprese che attraversano una temporanea difficoltà finanziaria possono avvalersi di misure specifiche per agevolare il rimborso dei propri debiti, tra cui la possibilità di richiedere la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti bancari.
Nell’ambito del Tavolo di coordinamento con le Associazioni d’impresa (Tavolo CIRI), insieme a Fondo di garanzia per le PMI, ISMEA e SACE, sono state elaborate Linee Guida specifiche che chiariscono i requisiti, le procedure e il quadro normativo per accedere a questa facilitazione.
La sospensione può riguardare l’intera rata o soltanto la quota capitale e ha una durata limitata, finalizzata al superamento della fase critica dell’impresa. È importante precisare che l’accoglimento della richiesta non è automatico, ma subordinato a una valutazione creditizia effettuata dalla banca secondo le regole europee di vigilanza prudenziale.
In particolare, la banca è tenuta a valutare:
- il carattere temporaneo della difficoltà finanziaria dell’impresa;
- la durata della sospensione rispetto alla durata prevista della difficoltà;
- le conseguenze sulla classificazione di rischio dell’impresa beneficiaria;
- la possibilità di allungare le eventuali garanzie (pubbliche o private) che assistono il finanziamento;
- l’eventuale presenza di misure agevolative che impediscano di procedere con l’operazione.
La sospensione del pagamento delle rate comporterà l’attribuzione all’impresa della qualifica di “forborne”, che segnala l’applicazione di una misura facilitativa nel rimborso, che rimane interna alla banca e non viene comunicata in Centrale Rischi. Tuttavia, se la sospensione implica una riduzione superiore all’1% del valore attuale netto dei flussi di cassa previsti dal finanziamento, questo dovrà essere classificato automaticamente in default, con possibili implicazioni sulla segnalazione in Centrale Rischi, se l’esposizione viene classificata in sofferenza.
La sospensione comporta solitamente l’allungamento delle garanzie associate al finanziamento, sia pubbliche (Fondo PMI, ISMEA, SACE) sia private, con procedure che variano in base al tipo di garanzia e alle condizioni originarie della stessa.
In particolare, per le garanzie del Fondo PMI, ISMEA e SACE sono previste specifiche modalità di prolungamento, spesso accompagnate da ulteriori verifiche o commissioni integrative.
Durante il periodo di sospensione è consigliabile mantenere un dialogo continuo con la banca, informandola periodicamente circa la situazione economico-finanziaria dell’impresa e la sua capacità di riprendere i pagamenti regolari al termine della sospensione.
Infine, è buona pratica individuare tempestivamente, anche con l’aiuto di consulenti specializzati, le misure di sostegno più idonee alla situazione dell’impresa, per gestire al meglio la relazione con la banca e affrontare efficacemente il momento di difficoltà finanziaria.
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