Fondo unico artigianato. Si tratta di uno strumento di credito agevolato esistente su territorio regionale a partire dalla legge regionale 34/2004, a cui le imprese artigiane possono accedere tramite bandi per poter ricevere fondi monetari, che vengono erogati tramite finanziamenti e alcune quote a fondo perduto.
“Siamo Soddisfatti di aver ottenuto per le nostre imprese artigiane un’integrazione del Fondo Unico Artigianato, risorsa fondamentale a cui gli imprenditori artigiani piemontesi attingono per poter accelerare i processi produttivi ed ammodernare le proprie imprese”.
In un quadro socio-economico di criticità, in primo luogo per le questioni legate ai dazi, gli artigiani sono in affanno nel prevedere investimenti ed esportazioni a lungo termine. La possibilità di accedere a risorse di credito regionali di questo genere offre una boccata di ossigeno alle imprese, permettendo loro di mettere in cantiere la possibilità di fare investimenti sui processi produttivi e nell’ammodernamento delle macchine.”
Il fondo viene sostentato da stanziamenti della Regione, in particolare l’ultima delibera del 6 maggio 2025 prevede un importo pari a 6.644.00,00 euro ripartito in: 5.979.600,00 euro in Finanziamenti agevolati e 664.400,00 euro a fondo perduto.
L’altra parte dell’importo è pari a 7.411.000,00 euro che sono risorse derivanti dai rientri dei finanziamenti erogati alle imprese artigiane.
Il bando nello specifico si pone come obbiettivo di supportare investimenti e sostegno al credito alle MPMI artigiane piemontesi che sono già in possesso dell’annotazione sul Registro delle Imprese della CCIAA e avere almeno un centro operativo sul territorio piemontese.
Occorre specificare in modo opportuno che il sostegno creditizio che la Regione Piemonte prevede in favore delle imprese artigiane si divide in due sezioni: in primo luogo tramite finanziamenti indirizzati al miglioramento produttivo e ammodernamento delle sedi operative e in secondo luogo tramite contributi a fondo perduto connessi a determinate percentuali legate alla dimensione dell’impresa.
Occorre promuovere bandi e progetti di questo tipo che sostengono le MPMI e che conferiscono una solidità creditizia, su cui gli artigiani piemontesi sanno di poter contare. La Regione Piemonte ha portato a termine con successo il proprio compito, ora il testimone passa alle banche affinché possano supportare adeguatamente il rifinanziamento del fondo”.
c.s.confartigianato bi, s.zo.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link