Con la conversione in legge del decreto Bollette diventano definitive le numerose novità arrivate durante il passaggio parlamentare: dalla clausola di salvaguardia per i fringe benefits relativi alle auto aziendali concesse entro giugno 2025, ai ritocchi alla disciplina del bonus elettrodomestici, all’individuazione di nuovi criteri per destinare ulteriori risorse in favore delle famiglie e delle microimprese vulnerabili, all’aumento dei soggetti beneficiari delle agevolazioni fiscali previste per le comunità energetiche rinnovabili (CER). Facciamo il punto…
Decreto Bollette 2025: contributi, agevolazioni e misure per il caro energia
È stata pubblicata sulla G.U. n. 98 del 29 aprile 2025 la legge di conversione del cd. decreto Bollette. Il provvedimento dispone misure urgenti di sostegno a famiglie e imprese nell’utilizzo delle forniture di energia elettrica e gas. In sede di conversione si sono aggiunte diverse disposizioni, anche di carattere fiscale; vediamo di analizzarne alcune ritenute di maggiore interesse.
Contributo straordinario per la fornitura di energia elettrica e gas naturale
Il comma 1, dell’articolo 1 del decreto Bollette, prevede il riconoscimento di un contributo straordinario di 200 euro sulle forniture di energia elettrica dei clienti domestici con valori dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) fino a 25.000 euro.
Il contributo è valevole per il 2025 e ad esso si provvede mediante deliberazione dell’ARERA, nel limite delle risorse disponibili, necessarie a garantire la copertura, a qualsiasi titolo sul bilancio della Cassa per i servizi energetici ambientali (CSEA). Le risorse sono da intendersi al netto di quelle destinate alle finalità di cui all’articolo 3, comma 5, del decreto in esame, ossia all’azzeramento per un semestre della componente ASOS applicata all’energia prelevata per i clienti non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW.
Va evidenziato che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2025, n. 13 (entrato in vigore il 5 marzo 2025) ha apportato significative modifiche relative alle modalità di determinazione e ai campi di applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Nel Regolamento ISEE sono state recepite disposizioni emanate successivamente all’entrata in vigore del decreto, tra cui quelle relative: ⇓ |
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