Castellamonte, servono 2 milioni per riaprire le strade dopo le frane


Più passano i giorni e più si rivelano pesanti, a Castellamonte, le conseguenze delle frane di metà aprile. Gli ultimi dati forniti dal sindaco Pasquale Mazza parlano di 2.149.000 euro solo per ripristinare la percorribilità delle strade che conducono ai nuclei abitati ancora isolati. “Abbiamo stanziato i fondi per gli interventi di somma urgenza – dice – Una serie di lavori sono iniziati e stanno andando avanti. Per quelli più grandi vedremo il da farsi con la Regione. Quello che però sta diventando sempre più evidente e più impellente è la necessità di aiutare i privati che hanno subito gravi danni alle abitazioni, agli stabilimenti industriali, alle aziende agricole”.

Una delle frane nel territorio del Comune di Castellamonte

Il sindaco ha ragione ma non è così semplice ottenere l’intervento degli enti superiori, tanto più che gli eventi estremi sono ormai diventati quasi eventi ordinari per la frequenza con la quale si verificano. Il primo passo è la dichiarazione dello Stato di Calamità Naturale ed il conseguente stanziamento di fondi statali, che poi gli enti territoriali provvederanno a distribuire tra chi ne avrà fatto richiesta ma si tratta di procedure lente e complesse. Fra l’altro dal 31 marzo vige l‘obbligo per le imprese – tranne quelle agricole – di assicurarsi contro questi rischi pena l’esclusione dai risarcimenti pubblici. Per le abitazioni se ne parla da anni ma non si è ancora arrivati a definire la materia anche perché ci si scontra con una serie di resistenze. Cresce fra i cittadini la consapevolezza del problema ma crescono anche le difficoltà economiche e quindi l’impossibilità di nuovi esborsi, senza contare che, almeno fino a qualche tempo fa, proprio i fenomeni più gravi venivano in genere esclusi dalla copertura.





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