Imprese in Allerta: Nuove Scadenze per Polizze Catastrofali e Sanzioni Imminenti!


Il governo italiano ha deciso di estendere il periodo durante il quale è mandatorio per le aziende del paese stipulare una polizza contro i disastri naturali. Questo coinvolge una vasta gamma di attività commerciali, inclusi 4,5 milioni di imprese che vanno dalle palestre ai ristoranti, dai negozi di alimentari agli alberghi, tutte chiamate a conformarsi alla legge. Ma quali sono le entità coinvolte e quali sono i costi? Un report di Facile.it fornisce alcuni chiarimenti.

Estensione del termine per le assicurazioni contro catastrofi

Le nuove date limite per la sottoscrizione delle polizze contro catastrofi sono state fissate come segue:

  • Per le grandi imprese, la data di scadenza rimane fissata al 31 marzo 2025, con una proroga delle sanzioni fino al 30 giugno 2025;
  • Le medie imprese hanno tempo fino al 31 ottobre 2025;
  • Le piccole imprese devono adeguarsi entro il 1 gennaio 2026.

L’obbligo copre tutte le attività con sede legale in Italia o con un’organizzazione stabile nel territorio nazionale, ad eccezione delle imprese agricole. Tutte le aziende registrate al registro delle imprese sono interessate, con un impatto notevole soprattutto sulle microimprese, che costituiscono più del 90% del totale e che finora hanno dimostrato scarsa inclinazione verso la sottoscrizione di polizze assicurative per calamità naturali.

Il 92 percento delle imprese non è coperto

Da un’indagine effettuata da Facile.it a settembre 2024, è emerso che il 92% delle microimprese intervistate non aveva alcuna assicurazione contro eventi catastrofici, e solo il 3% aveva una copertura parziale. Le piccole imprese mostravano una situazione leggermente migliore, con il 45% senza nessuna copertura e notevoli differenze regionali, soprattutto nel Sud Italia e nelle isole.

Quanto costa assicurarsi?

Uno dei maggiori ostacoli all’acquisto di polizze è rappresentato dal costo. Il 34% degli imprenditori, pari a circa 1,4 milioni di aziende, considera il prezzo troppo alto. Tuttavia, un’analisi di Facile.it ha mostrato che i premi annuali, messi a confronto con i benefici, non sono proibitivi.

Per una migliore comprensione dell’impatto economico, sono state effettuate simulazioni sui costi assicurativi per cinque differenti tipi di attività (ristoranti, hotel, laboratori di confezioni/abbigliamento, palestre e negozi di alimentari) in tre città esemplari: Milano, Roma e Palermo.

  • Ristoranti: per un locale con un immobile del valore di 300.000 euro e attrezzature per 100.000 euro, il premio annuo è di 343,50 euro a Milano, 401 euro a Roma e 469 euro a Palermo.
  • Hotel: per un immobile del valore di 1 milione di euro con attrezzature per 500.000 euro, il costo della polizza è di 703,50 euro a Milano, 720,50 euro a Roma e 1.033,50 euro a Palermo.
  • Laboratori di confezioni/abbigliamento: per un’attività con un fabbricato del valore di 600.000 euro e attrezzature per 300.000 euro, il premio varia da 462,50 euro a Roma a 572,50 euro a Palermo.
  • Negozi di alimentari: per un’attività con un fabbricato del valore di 300.000 euro e attrezzature per 150.000 euro, i costi oscillano tra 370,50 euro a Milano e 422 euro a Palermo.
  • Palestre: i costi variano dai 468 euro di Roma ai 651 euro di Milano, con un fabbricato del valore di 500.000 euro e attrezzature per 600.000 euro.

I costi delle polizze variano a seconda di diversi fattori, inclusi la vulnerabilità della zona, la probabilità di eventi catastrofici, le caratteristiche dell’immobile e il tipo di attività svolta.

Sanzioni e rischi per chi non si conforma

Nonostante non siano previste multe per chi non sottoscrive una polizza, le imprese non conformi non potranno accedere a finanziamenti o contributi pubblici e, in caso di calamità, dovranno coprire autonomamente i danni subiti, senza poter contare su eventuali indennizzi statali.

Cosa valutare prima di stipulare una polizza

Gli esperti raccomandano di esaminare attentamente le coperture offerte e le esclusioni. La normativa impone l’assicurazione contro terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni, ma non copre eventi atmosferici come grandine, trombe d’aria e bombe d’acqua, per i quali sono necessarie garanzie aggiuntive. Inoltre, alcune calamità, come le frane, sono coperte solo se avvengono rapidamente, mentre i fenomeni più lenti sono esclusi.



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